Tolfa è un paese con una storia assai complessa. Sorge a circa 80 km da Roma in una bella zona collinare, circondato da boschi. Il territorio è stato abitato fin dall’epoca più antica da vari villaggi a vocazione agricola sparsi lì intorno ma il paese proprio sorge intorno a un castello invece probabilmente Longobardo che con il passare dei secoli e a causa delle varie lotte fra i signori feudali finì per diventare l’unico centro abitato della zona da Nobili Castellani e contadini.
Questa storia ebbe una svolta improvvisa a metà del 1400 circa quando furono trovate miniere di Allume pregiato e molto ricercato all’epoca.
La Camera Apostolica, il paese faceva parte allora dello Stato Pontificio, comperò il castello e tutto il territorio e l’economia agricola si trasformò così in un’economia mineraria e industriale. Sono ancora evidenti resti delle miniere e dei successivi tentativi di estrazione anche di ferro e di piombo di cui restano gli edifici del ferro e del piombo. Il minerale dell’allume,importantissimo per la concia delle pelli, veniva portato a Civitavecchia dove sorgeva lo stabilimento di lavorazione per poi venir imbarcato in quel porto per numerose destinazioni, fin nelle città industriali del Belgio.
Si moltiplicò quindi la presenza di residenti, gli appaltatori delle Miniere di cui il primo fu il banchiere Chigi ma anche il personale amministrativo e naturalmente molti operai. Per questi ultimi fu costruito il vicino paese di Allumiere. Tutto ciò dà al paese una grande spinta ed un aspetto più variato di cui resta solo la via Annibal Caro dove sorgono diversi palazzotti signorili e che un tempo era chiamata via delle Botteghe.
Quando nell’Ottocento fu scoperto l’allume artificiale le miniere vennero chiuse ed il paese tornò alla sua primitiva unica economia agricola e pastorale. Tali cambiamenti sono visibili nella topografia del paese nonostante la costruzione di molti edifici nuovi.